Il Lipstick Index
La vendita di rossetti durante i periodi di crisi

Curiosità
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Quello che stiamo vivendo adesso può senz’altro essere definito un periodo di crisi: crisi sanitaria, crisi sociale e, non in ultimo, crisi economica.
Dopo la paura vera e tangibile per la nostra salute si sta pian piano facendo largo la percezione di un grande senso di insicurezza, di paura per il futuro, soprattutto da un punto di vista economico.
Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? Ne usciremo indenni? O dovremo affrontare l’ennesima crisi economica?
Non è da escludere un periodo di crisi post-Coronavirus, della cui entità e durata ci si sta interrogando a livello mondiale.

Esistono degli indicatori che stanno già dimostrando chiaramente che la nostra percezione del futuro non è rosea. Uno di questi indicatori è il Lipstick Index, ovvero l’ “Indice Rossetto”, che viene utilizzato per monitorare le crisi dando un occhio agli aspetti sociali e di costume che accompagnano i periodi economici più bui.

Che cos’è il Lipstick Index?
Il termine Lipstick Index è stato coniato per la prima volta da Leonard Lauder, chairman del noto brand di cosmetica Estée Lauder, nei primi anni 2000, all’indomani degli eventi tragici delle Twin Tower, quando il senso di incertezza generale – politica, sociale ed economica – diede il via ad un periodo di recessione.
Proprio nei mesi successivi all’abbattimento delle Twin Tower, la vendita di rossetti del brand ebbe un significativo incremento: 11% in più di vendite nel giro di poche settimane.
Proprio come accadde anche durante la Depressione, negli anni ’20 del secolo scorso, quando la vendita di rossetti e di cosmetici in generale aumentò addirittura del 25%.
Lo stesso è successo anche più recentemente, nel 2008, dopo il clamoroso fallimento della Lehman Brothers, la più grande bancarotta della storia a cui seguirà una terribile crisi finanziaria mondiale.
Questo ha portato Leonard Lauder a pensare che la vendita di rossetti avesse una qualche relazione con la percezione che le persone hanno del momento storico che stanno vivendo: più il momento è incerto, più si temono ripercussioni negative in campo economico, più si vendono rossetti. Perché?
Che si spenda in prodotti di bellezza quando il periodo economico è florido è scontato, ma che lo si faccia quando si corre il rischio di non avere letteralmente i soldi in tasca non lo è affatto.
Esistono due possibili spiegazioni a questo fenomeno sociale e di costume: secondo una di queste, in momenti in cui si pensa di dover affrontare rinunce dolorose anche nel quotidiano, come l’acquisto di nuovi abiti e scarpe o le vacanze, ci si concentra in piccole spese che pesino poco sulle nostre tasche, ma che servano a risollevarci il morale e che ci facciano stare bene. In fin dei conti, indossare rossetti sempre diversi può darci la sensazione di cambiare look ogni giorno, ci fa sentire più belli e questo non può far altro che risollevarci l’umore.
A questo è legata la seconda spiegazione possibile all’incremento della vendita di rossetti: quando il momento che viviamo è particolarmente buio ricerchiamo il benessere ed il sorriso tramite piccoli gesti quotidiani, come quello di continuare a curarsi anche quando l’umore è sotto le scarpe. Non a caso Winston Churchill, durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva ordinato il razionamento di tutti i cosmetici tranne i rossetti, dei quali, invece, raccomandava l’uso, per mantenere alto il morale degli inglesi.

Alla luce di tutto questo, la curiosità sorge spontanea: in un momento come quello attuale, in cui l’incertezza regna sovrana, in cui non sappiamo non solo quale sarà il nostro futuro economico, ma neanche quando sarà il momento in cui potremo tornare a uscire e ad avere una vita più o meno normale, le vendite dei rossetti a che livelli si trovano? Cosa dice il Lipstick Index?
Trattandosi del momento esatto che stiamo vivendo è impossibile, ad oggi, fare una stima vera e propria. A giudicare dalle vendite online, però, la tendenza parrebbe confermata. Anche nel 2020, all’incertezza e alla paura per il futuro si associa una crescita nelle vendite dei cosmetici.
Un po’ potrebbe essere determinato dal fatto che stando sempre in casa ci si dedica a cure che di solito si tralasciano per mancanza di tempo – vedi trattamenti che richiedono tempo, come maschere, impacchi ecc.
Oppure, anche stavolta, ci serve un po’ di amore per noi stessi e un po’ di colore in giornate altrimenti buie e pesanti. A questo proposito, è particolarmente commovente la testimonianza di chi lavora negli ospedali: truccarsi quotidianamente, anche se poi il make-up rimane dietro la mascherina, è l’unico modo per portare un po’ di colore e di gioia in giornate estremamente impegnative, estenuanti e, talvolta, dolorose.
Ci troviamo, poi, in un momento dell’anno, la primavera, che da sempre simboleggia, anche in natura, la rinascita, il rifiorire della bellezza ed è, dunque, quasi fisiologica la ricerca di tutto ciò che ci fa sentire bene, belli e in armonia con il nostro corpo e la nostra immagine.

Non sappiamo ancora quale sarà il responso del Lipstick Index per il periodo che stiamo vivendo, solo fra qualche mese scopriremo come sono andate le cose.
Nel frattempo, pare proprio essere una buona idea indossare un bel rossetto, la storia ci dimostra che ha sempre funzionato come “cura” per le nostre ansie.

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